Balance 44
Sailing yacht series Fast Cruiser IRC – ORC Racer
CYD 4411
- LOA13,50 m
- LWL12,45 m
- BEAM
- DRAFT2,70 m
- DISPLACEMENT - LIGHTSHiP8250 kg
- BALLAST3050 kg
- SAIL AREA UPWIND120 sqm
- SAIL AREA DOWNWIND200 sqm
- FUEL200 Lt
- FRESH WATER400 Lt
- CONSTRUCTION MATERIAL
- POWER55 Hp Volvo Penta S drive
- NAVAL ARCHITECTURECYD
- EXTERIOR DESIGNCYD
- ENGINEERINGCYD
- BUILDERVisual Yacht – Modena – Italy
- DELIVERY
Un progetto fatto con il mare nel cuore e la ragione rivolta ad ambiente, comfort e performace.
Una barca nata dal tema più difficile ed emozionante che può essere dato ad un progettista ovvero la massima libertà a parte un unico vincolo dato dalla lunghezza fuori tutto di 13.50 m.
Realizzare uno yacht nuovo come stile, ma basato su solidi concetti di funzionalità e di durabilità nel tempo indirizzata ad un pubblico esigente che cerca un oggetto che si distingua ma rimanga nel tempo, come una Lamborghini del mare.
Questo è stato il tema postomi da due giovani imprenditori modenesi per la realizzazione del Balance 44.
Ho iniziato un processo progettuale su due strade una più conservativa ed una più radicale, la prima rivisitando concetti già realizzati ed una seconda verso il nuovo comunque basato sull’esperienza e su concetti in tempi lontani a volte già utilizzati, quindi già metabolizzati , su questa strada è nato ad inizio anno il primo schizzo con un ponte flush deck come gli IOR degli anni settanta che è subito piaciuto ed è stato la base dello sviluppo del progetto finale.
Altro elemento grafico caratterizzante il progetto è il cavallino rovescio, la scelta non è controcorrente ma non inusuale per chi conosce la storia dello yachting e negli anni a venire sarà sempre più comune in virtù delle inevitabili influenze dal mondo della competizione.
Questa soluzione oltre a vantaggi estetici ha vantaggi funzionali di aumentare la volumetria a centro barca, strutturali avendo una sezione a centro barca più grande e di sicurezza della navigazione avendo un bordo libero più alto nella zona del baglio massimo .
L’architettura navale dello scafo ed appendici di carena del Balance 44 è stato disegnato pensando all’ utilizzo finale senza badare a compromessi nelle scelte delle forme e distribuzione dei volumi dell’opera viva. Ne è scaturito uno scafo performante con un’ occhio alla regata ORC che IRC ma anche facile e sicuro da condurre in crociera anche con equipaggio ridotto, grazie all’elevato momento raddrizzante dovuto alle forme dello scafo unito ad un centro di gravità molto basso.
Le linee di carena e le appendici di deriva del timone singolo typo spade rudder sono state calcolate e verificate anche con ausilio del calcolo CFD al fine di minimizzare la resistenza e massimizzare la portanza, ne è nato quindi uno scafo molto equilibrato come distribuzione dei volumi immersi, che anche una volta sbandato si apprua poco e le linee restano simmetriche.
Sull’opera viva sono presenti due spigoli quello inferiore che corre da prua a poppa ed ha una duplice valenza di natura funzionale ed estetica, quello superiore invece visibile da poppa a mezzanave è stato introdotto come un segno grafico sulla fiancata , un cambiamento di curvatura in un fianco come avviene nelle carrozzerie di un’auto, per alleggerire graficamente parlando la murata che, a differenza della tendenza attuale del mercato, non ha finestrature sulla fiancata al fine di avere un maggiore rigore e pulizia delle forme ed un’ aspetto più classico e funzionale.
Stessa pulizia e rigore che caratterizza tutta la coperta e la tuga caratterizzata da un profilo basso, la fascia nera centrale è attrezzata ovvero parte sono plexiglass e tambucci per la precisione 4 apribili a filo della ditta Lewmar, ma al tempo stesso c’è l’installazione di pannelli solari che permettono di avere sempre le batterie cariche anche quando l’imbarcazione staziona per lunghi periodi in banchina come accade in inverno e senza necessità di rimanere attaccata in banchina.
Il pozzetto è molto ampio e permette un comodo living in crociera ed una perfetta ergonomia in regatano saranno possibili due allestimenti di coperta uno orientato per chi vuole anche regatare con 6 winches ed uno con soli 4 winches e molta automazione.
Una barca con un’anima ed una vocazione per chi realmente vuole vivere il mare divertirsi in regata durante l’inverno o in estate su lunghe navigazioni .
Gli interni sono caratterizzati da uno schema classico come layout di tre cabine e 2 servizi , sono invece molto innovativi come taglio dei mobili e materiali utilizzati per gli interni che sono ecologicamente compatibili .
La costruzione verrà realizzata in piccola serie, un’imbarcazione artigianale curata quindi in ogni dettaglio lo scafo e la coperta saranno realizzati da stampi femmina in infusione .
E’ un “progetto green” a partire dagli aspetti produttivi , ai materiali impiegati per a costruzione degli interni fino ad arrivare ai pannelli solari inseriti nella fascia nera centrale.
L’aspetto propulsivo velico è affidato ad un’importante piano velico con armo frazionato con due armi di crocette angolate 24° , ed albero e boma di serie realizzato in fibra di carbonio, fiocco con sovrapposizione del 106 % e triangolo di prua grande per ottenere ottime performance in bolina con arie mediterranee leggere, bompresso ritraibile sul quale può essere murato gennaker o code 0.
Anche con la motorizzazione entrobordo si sta studiando in collaborazione con una nota casa produttrice di motori entrobordo per la nautica italiana , una soluzione innovativa dal punto di vista della resistenza in navigazione a vela ed anche ecologicamente compatibile .
Una barca con un’anima ed una vocazione per chi realmente vuole vivere il mare divertirsi in regata durante l’inverno o in estate su lunghe navigazioni nel pieno rispetto dell'ecoambiente.